Presso l’Autorità portuale di Ancona, in un’aula del mare gremita sfidando il caldo afoso, si è tenuta giovedì 23 luglio una importante iniziativa di controinformazione sulla crisi Ucraina e la situazione nel Donbass, dal titolo “la guerra taciuta”. Animatrice principale la dottoressa anconetana, psicologa e psicoterapeuta, Sara Reginella, che nel Donbass è stata e ha indagato sull’altra faccia della guerra, quella appunto taciuta nei media in occidente dove domina un’unica voce, quella della Nato. Sara è autrice di due interessantissimi filmati. Il primo, “I am italien”, ha avuto un successo internazionale ed è visibile all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=sFKyfXbzcYc Il secondo, appena realizzato, è stato presentato all’iniziativa, si intitola “Voci” e raccoglie significative testimonianze di operatori e imprenditori marchigiani sulle conseguenze della guerra economica che Usa ed Europa hanno scatenato contro la Russia. Visibile anch’esso su https://www.youtube.com/watch?v=aKe2lY5cuC4
Una documentata relazione sulle gravi conseguenze dell’embargo per l’impresa e l’economia italiane è stata svolta dal dottor Eliseo Bertolasi, analista geopolitico e corrispondente dal Donbass di “Sputnik Italia”. Bertolasi, rispondendo poi a domande del pubblico, ha anche attirato l’attenzione sulla guerra che nel silenzio assordante dei media sta montando attorno alla Transnistria, un piccolo stato indipendente di fatto tra Moldova e Ucraina nato dalla dissoluzione dell’Urss. Qui abita popolazione russa e si trova un corpo di pace dell’Onu composto di soldati russi. Ebbene Kiev ha annullato unilateralmente gli accordi di transito con la Russia, ha nominato governatore nella zona il georgiano Sakasvili, uomo della Cia ed ex presidente ricercato nel suo paese per furto di 5 milioni di dollari. Si vuole vietare il transito degli aiuti umanitari dalla Russia creando una situazione di grave tensione per istigazione della nato e con la complicità dell’oligarchia europea. La stessa oligarchia che strangola la democratica Grecia ed elargisce senza risparmio aiuti economici e armi al fascismo e sostenitori del fascismo protagonisti del golpe di “piazza Majdan” in Ucraina.
Una appassionata denuncia della passività generale di fronte al disastro umanitario nel Donbass è stata svolta dal responsabile sviluppo export De. Liu Consulting Mauro Storti.
Durante la serata ci si è collegati via Skipe con la giornalista ucraina Elena Bojko, che parlando da Leopoli ha espresso le difficoltà di fare informazione oggi in Ucraina, dove i giornalisti che manifestano indipendenza di giudizio vengono licenziati, fatti oggetto di provocazioni ed anche assassinati, come Oles Buzina lo scorso aprile a Kiev.
Per il “Centro culturale marchigiano La Città futura”, promotore dell’iniziativa, ha svolto un puntuale intervento in apertura Alessandro Belfiore; il pubblico numeroso è stato coinvolto in un ricco dibattito che si è spinto fin oltre la mezzanotte e sono anche intervenuti con il loro saluto e incoraggiamento rappresentanti del Partito Comunista d’Italia e dell’Unione di Centro, a significare che nella lotta contro la disinformazione e i pericoli di guerra sempre più gravi, per l’interesse nazionale, sovranità e democrazia e contro i rigurgiti di fascismo, è possibile e auspicabile un ampio fronte, confrontare e unire sensibilità e forze diverse di buona volontà, ben oltre le particolarità e specificità politiche.